Acqualatina fornisce chiarimenti sull’emungimento di acqua dai pozzi di Ninfa: prelievi al di sotto del limite previsto.
Prelevato un massimo di 230 litri al secondo su un limite di 320 litri al secondo stabilito dal PRGA.
Piena tutela dell’ambiente e del patrimonio naturale di Ninfa.
 
In merito a quanto riportato dalla stampa, in riferimento al prelievo di acqua dai pozzi di Ninfa e al prosciugamento della falda, Acqualatina ritiene necessario fornire precisazioni.
Le problematiche che stanno interessando la sorgente di Ninfa non sono riconducibili al prelievo di acqua per l’approvvigionamento idrico delle utenze.
Il Gestore, infatti, preleva acqua dai suddetti pozzi nel pieno rispetto di quanto stabilito dal Piano Regolatore Generale degli Acquedotti (PRGA), peraltro con portate nettamente inferiori al limite massimo previsto.
Il PRGA prevede un prelievo massimo di 320 litri al secondo, mentre Acqualatina, nel pieno dell’emergenza idrica, nel mese di luglio ha prelevato 230 litri al secondo, ben al di sotto del limite stabilito, dunque. Nei mesi addietro la portata è stata addirittura inferiore, arrivando anche al di sotto dei 200 litri al secondo.
Al fine di preservare il bacino idrico e il patrimonio ambientale della zona, infatti, con particolare attenzione al Giardino di Ninfa, eccellenza territoriale di levatura mondiale, il Gestore ha assegnato priorità all’emungimento di acqua da sorgenti come Sardellane.
L’abbassamento dei livelli della falda, dunque, è da imputare alla siccità e alla relativa carenza idrica che stanno interessando il nostro territorio e gran parte dell’Italia. Acqualatina conferma il pieno rispetto della tutela ambientale, da sempre tra i princìpi fondanti della Società.