Cs Acqualatina – Stato di calamità e dichiarazioni Refrigeri

Richiesta di stato di calamità e dichiarazioni dell’Assessore Refrigeri; Acqualatina: “Dimostrazione di consapevolezza da parte della Regione. Siamo al lavoro da tempo, e abbiamo affrontato con successo e autonomamente altre problematiche importanti. Oggi, però, serve un supporto istituzionale straordinario:  è una situazione di emergenza senza precedenti”.
 
In riferimento alle dichiarazioni dell’Assessore Refrigeri, diffuse a mezzo stampa, a cui ieri ha fatto seguito la richiesta ufficiale da parte della Regione Lazio dello stato di calamità naturale, Acqualatina esprime il proprio apprezzamento.
“Questo atto – interviene l’Ad Besson – assieme alle dichiarazioni dell’Assessore Refrigeri diffuse ieri, dimostrano la consapevolezza della gravità della situazione da parte della Regione Lazio. Sensibilità dimostrata già nell’incontro di qualche giorno fa, convocato proprio dalla Regione.
Del resto, è evidente, che ci troviamo di fronte ad uno stato di emergenza senza precedenti, che pone in difficoltà anche quelle gestioni, come Acqualatina, che in maniera preventiva hanno approntato azioni straordinarie. 
Nel passato abbiamo affrontato, con successo, altre problematiche, come la depurazione – oggi siamo lieti che tutte le bandiere blu del Lazio siano nel nostro territorio – e l’arsenico, problema che abbiamo risolto con l’impegno di rilevanti risorse interne.
Così come, senza alcun finanziamento esterno, abbiamo avviato un piano straordinario per il risanamento delle reti ed il recupero dispersioni fisiche, l’unica soluzione in grado di far  fronte all’emergenza idrica, in maniera stabile, nel medio-lungo termine.
Il piano, già in atto da tempo nelle aree critiche del territorio, anche con l’ausilio di tecnologie di ultima generazione, prevede diverse fasi progressive: abbiamo effettuato il rilievo, la mappatura e la digitalizzazione delle reti per circa 4.000 km di rete, prossimo al 100%, abbiamo realizzato la definizione di distretti autonomi dal punto di vista della struttura  idraulica e installato il telecontrollo su circa 1.600 km di rete, abbiamo attivato il controllo delle pressioni su 3.000 km di rete. Sulla base di queste necessarie fasi propedeutiche stiamo procedendo alla sostituzione programmata delle reti ammalorate a partire dal sud pontino, l’area con le reti nello stato peggiore. Ma tutto questo, realizzato con un impegno di risorse straordinario, non basta. 
Oggi, infatti, siamo di fronte ad una crisi di portata tale da rendere insufficiente l’impegno che stiamo profondendo, per quanto straordinario”.
La progressiva ed eccezionale riduzione della piovosità, negli ultimi cinque anni, ha ridotto drasticamente la disponibilità di risorse soprattutto in alcune aree del nostro territorio, l’area dei Lepini ed il sudpontino in primis, e l’andamento climatico preannuncia l’aggravamento ulteriore delle criticità nel prossimo anno.
Mentre la Società sta affrontando oggi l’emergenza con azioni straordinarie ed irripetibili, basta pensare al trasporto dell’acqua prelevata dal porto di Napoli con le navi a Gaeta, alla installazione temporanea  di moduli di dissalazione a Formia o, ancora alla potabilizzazione di acqua salmastra prelevata da preesistenti pozzi costieri, occorre pensare ad assicurare da subito gli interventi strutturali che consentiranno di affrontare le criticità future.
“Esprimiamo, in particolare, – conclude Besson – un plauso al riferimento esplicito fatto dall’Assessore, alla necessità di finanziamento pubblico, in quanto siamo di fronte ad un impegno economico che non può – lo ripeto da tempo – ricadere solo sulla collettività attraverso le bollette.
Impegno economico imprescindibile, però, in quanto necessario sia alla copertura immediata degli interventi urgenti che abbiamo già  individuato e proposto, sia per assicurare nel medio termine l’integrale completamento del progetto recupero perdite fisiche, per il quale sono assolutamente necessarie risorse aggiuntive rispetto a quanto è possibile  prevedere a carico della tariffa nel Piano degli interventi dell’ATO4″

Il Presidente di Acqualatina, Dott. Michele Lauriola, si esprime sul tema della legalit

Il Presidente di Acqualatina, Dott. Michele Lauriola, si esprime sul tema della legalità.
”Presiedo una Società che pone i valori di legalità e trasparenza al centro della propria attività. Il Protocollo sulla legalità siglato ad aprile con il Prefetto Faloni ne è ulteriore testimonianza”
 
Di seguito le dichiarazione del Presidente di Acqualatina, Dott. Michele Lauriola, sul tema della legalità e della trasparenza.
«Leggo con stupore – dichiara il Presidente di Acqualatina, Dott. Michele Lauriola –  alcuni articoli di stampa che riportano dichiarazioni in cui si mette in dubbio la condotta di Acqualatina, su aspetti quali la legalità e la trasparenza.
La mia storia personale è da sempre votata alla lotta alla criminalità organizzata e agli illeciti in genere, come ho sottolineato anche n altre occasioni, e per questo motivo sono particolarmente fiero di poter presiedere, oggi, una Società che sposa appieno questi valori e li pone al centro della sua condotta, nell’esercizio di un ruolo nobile e fondamentale qual è quello di un servizio di pubblica utilità.
La missione principale che mi son dato, in Acqualatina, è proprio quella di rafforzare ancor più questa attenzione, forte della competenza tecnica e gestionale di tutta la squadra che la compone.
Il mio primo atto ufficiale da Presidente, d’altronde – prosegue Lauriola – è stato proprio quello di siglare un Protocollo di Legalità in materia di appalti pubblici, autorizzato dal Ministero dell’Interno e frutto di un lungo lavoro di collaborazione con la Prefettura di Latina.
Un atto importante e significativo, che ha lo scopo di contrastare e prevenire le diffuse forme di illegalità e di infiltrazioni mafiose nel settore degli appalti pubblici, e che prevede degli obblighi aggiuntivi rispetto a quanto già previsto da normativa.
La sottoscrizione del Protocollo rappresenta, da una parte, una conferma dell’impegno aziendale di cui parlavo prima, e dall’altra un attestato di fiducia da parte degli Enti preposti alla tutela della legalità nei confronti della Società.
Non comprendo – conclude, Lauriola –  come si possano fare illazioni su questi temi. Noi, come Società, siamo sempre pronti a ogni confronto e non temiamo alcun tipo di approfondimento, purché basato sull’onestà intellettuale e privo di pregiudizio ideologico: gettare gratuitamente ombre sull’operato di centinaia di persone, è un atto scorretto e improduttivo.»

Acqualatina sulla nota del meetup “Formia 5 Stelle” all'anticorruzione: la Società agisce nel pieno rispetto della normativa

Acqualatina sulla nota del meetup “Formia 5 Stelle” all’anticorruzione: la Società agisce nel pieno rispetto della normativa.
Gli interventi di manutenzione sono migliaia all’anno: è un’attività continua e massiva.
La legalità è, per la Società, un impegno costante, è di quest’anno la sottoscrizione del Protocollo di legalità con S.E, il prefetto di Latina, Pierluigi Faloni.
 
Apprendiamo dai media che il meetup “Formia 5 Stelle” ha inviato una nota all’Autorità Anticorruzione sull’operato di Acqualatina, toccando una serie di argomenti, dalle procedure per l’affidamento dei lavori di manutenzione, alla pubblicazione di dati societari sul sito web.
In proposito, la Società conferma che, per ogni affidamento di lavori di manutenzione, così come per ogni altra attività affidata a Società esterne, viene seguita rigorosamente la normativa definita dal Codice per gli Appalti Pubblici; quanto poi alla modalità di intervento e di definizione delle priorità, parliamo di un’attività continua e massiva, con migliaia di riparazioni all’anno, finalizzata a intervenire quanto più tempestivamente possibile, su un territorio molto vasto e con una rete estremamente obsoleta.
Altro àmbito toccato dal meetup, poi, è quello dell’anticorruzione e della legalità.
Acqualatina, in quanto responsabile di un servizio essenziale di pubblica utilità, ha voluto confermare, quest’anno, il proprio impegno nell’àmbito della legalità e della trasparenza, sottoscrivendo, proprio ad aprile di quest’anno, con la Prefettura di Latina, un Protocollo di Legalità, con il quale la Società ha volontariamente aderito a degli obblighi aggiuntivi rispetto a quanto già previsto dalla normativa nazionale, per quanto attiene la regolazione dei rapporti contrattuali all’interno delle procedure di affidamento di appalti pubblici, con particolare riferimento alle norme sulla sicurezza dei cantieri e dei lavoratori, la tracciabilità dei flussi finanziari etc…

CS Acqualatina: Ventotene revoca il Punto Acqua

Il Comune di Ventotene delibera la revoca del Punto Acqua sull’isola. La Società: “Danno grave e lesivo per gli utenti, che dovranno recarsi a Formia anche solo per richiedere un’informazione.

Procederemo a calcolare i costi sostenuti per sostenere questa iniziativa richiesta dal Comune.”

in data odierna è pervenuta alla Società la Delibera con la quale il Comune di Ventotene ha revocato “con effetto immediato” la Convenzione che istituiva un “Punto Acqua” presso i locali comunali.

La delibera non è stata preceduta da alcun preavviso, e costituisce atto unilaterale rispetto ad una convenzione richiesta dal Comune di Ventotene stesso. 

Il Punto Acqua è un ufficio informativo messo a disposizione del Comune ai propri cittadini per ovviare alla distanza dagli sportelli di Acqualatina che, in alcuni casi, come sicuramente per le isole pontine, costituisce un disagio per gli utenti.

Tra l’altro, come fatto in altri casi, per il primo periodo a valle dell’inizio della gestione del servizio sull’isola, Acqualatina si è fatta sin qui carico anche dei costi del personale, oltreché dell’allestimento, le migliorie e la manutenzione dei locali comunali che, con la delibera pervenuta oggi, vengono resi indisponibili al servizio.  

La Società di fronte a questo atto, ha manifestato, in una nota al Comune, tutto il proprio stupore, e il rammarico, per il danno arrecato all’utenza di Ventotene che non avrà più un punto di riferimento in loco, e che dovrà recarsi a Formia per avere un contatto diretto con un operatore. 

A fronte della Delibera comunale, la Società procederà allo sgombero dei locali, e di tutto quanto messo precedentemente a disposizione, e calcolerà i costi sostenuti, al fine di chiederne la restituzione al Comune, non avendo potuto il Gestore ammortizzarne i costi, visto il brevissimo tempo, concesso dall’amministrazione comunale, per erogare il servizio ai cittadini.

CS Acqualatina – INIZIA IL SECONDO CICLO DI LETTURA DEI CONTATORI PER IL 2017 A VILLA SANTO STEFANO, SAN FELICE CIRCEO E MINTURNO

INIZIA IL SECONDO CICLO DI LETTURA DEI CONTATORI PER IL 2017.

A VILLA SANTO STEFANO, SAN FELICE CIRCEO E MINTURNO PASSERANNO GLI INCARICATI DI PUBBLICO SERVIZIO.

 
Da lunedì 17 luglio 2017 il personale autorizzato da Acqualatina effettuerà il secondo ciclo di lettura dei contatori idrici per il 2017 nei Comuni di Villa Santo Stefano, San Felice Circeo e Minturno.
Il personale è qualificabile come “incaricato di pubblico servizio”, si richiede pertanto agli utenti la massima collaborazione.
 
Il personale autorizzato effettuerà le letture dei contatori e le verifiche di funzionamento a partire da lunedì 17 luglio. Le attività per la rilevazione dei consumi si protrarranno fino a sabato 29 luglio domeniche e festivi esclusi per il Comune di Villa Santo Stefano, fino a sabato 9 settembre domeniche e festivi esclusi per il Comune di San Felice Circeo e fino a sabato 2 dicembre domeniche e festivi esclusi per il Comune di Minturno.
 
Invitiamo gli utenti ad offrire la massima collaborazione dando accesso ai contatori ed a non ostacolare lo svolgimento delle normali attività di lettura in quanto il personale è identificabile come “incaricato di pubblico servizio”.
 
Nel caso in cui il letturista non possa registrare la lettura del contatore, lascerà al cliente una cartolina per inviare l’autolettura. Questa cartolina deve essere restituita compilata entro cinque giorni per consentire la registrazione del consumo ed inserirlo nella bolletta successiva.
 
E’ possibile inserire direttamente l’autolettura registrandosi allo sportello online sul sito www.acqualatina.it, chiamando il numero verde 800 085 850, oppure tramite sms al 340 9797150.
 
Nel caso in cui non sia possibile registrare la lettura ed il cliente non la invii, la bolletta sarà emessa su un consumo stimato.
 
Ricordiamo inoltre a tutti i clienti che i letturisti Autorizzati sono dotati di un tesserino di riconoscimento con foto. Ciascun letturista ha inoltre un numero di matricola: chiamando il numero verde 800 085 850 è possibile verificarne l’identità.
 
Infine, il personale Acqualatina non chiede mai denaro o assegni.
Invitiamo tutti i clienti a verificare l’identità dei letturisti chiamando il numero verde 800 085 850, dal Lunedì al Venerdì dalle 8.00 alle 20.00 ed il Sabato dalle 8.00 alle 13.00.

Emergenza idrica Sud Pontino: la falda si abbassa di ulteriori 30 centimetri.

Emergenza idrica Sud Pontino: la falda si abbassa di ulteriori 30 centimetri. Besson: «Occorre procedere senza indugio verso le soluzioni da noi proposte da tempo. In primis i dissalatori.»
In questi giorni, i tecnici di Acqualatina hanno registrato un abbassamento progressivo della falda che, solo nell’ultima settimana, ha subìto una diminuzione di 30 centimetri, presso la centrale Capodacqua, a Spigno Saturnia. Ma stessa sorte sta riguardando la sorgente di Mazzoccolo, sempre a servizio del Sud Pontino.
La situazione è sotto i livelli di guardia, considerando che siamo al 1 luglio e la stagione più calda è solo all’inizio.
«Bisogna intervenire subito e con la massima celerità – interviene l’AD Besson –  realizzando le soluzioni che abbiamo proposto e che non possono più aspettare. Parliamo in primis dei dissalatori, da attivare immediatamente, mettendo da parte tutte le posizioni preconcette per le quali – conclude Besson – non c’è più tempo.»
 

Capodacqua: Situazione ad oggi

Capodacqua: Situazione normale

CS Acqualatina – Ventotene: Il TAR del Lazio accoglie l’istanza di Acqualatina

Il TAR del Lazio accoglie l’istanza di Acqualatina: ripartono i lavori per l’installazione del dissalatore a Ventotene.
                                                                                                                                                 L’AD Besson «Soddisfatti che in questo caso sia prevalso il buon senso.                                                                                                
Ora procediamo a testa bassa sui lavori, sperando che si giunga a conclusione dei lavori in tempo utile per la parte centrale della stagione estiva.»
 
Nella giornata di oggi, 28 giugno, il TAR del Lazio ha accolto l’istanza presentata da Acqualatina contro l’ordinanza sindacale di Ventotene, che bloccava i lavori di installazione del dissalatore sull’isola.
Riprendono, dunque, i lavori i interrotti nei giorni scorsi.
«Come anticipato, ci siamo attivati immediatamente per contrastare l’assurda ordinanza che bloccava i lavori – dichiara L’amministratore Delegato di Acqualatina, Ing. Raimondo Luigi Besson. Se si ragiona in termini di interesse collettivo, d’altronde, un atto del genere non è assolutamente concepibile.
Il dissalatore rappresenta l’unica soluzione in grado di garantire un approvvigionamento idrico autonomo, per Ventotene.
Si tratta di una svolta storica, per l’isola, ed è assurdo che si faccia ostruzionismo, specie in un periodo come questo, dove gran parte del territorio, e d’Italia, è in grave difficoltà, a causa di una carenza idrica senza precedenti.
Il dissalatore è un’opera prevista dal Protocollo con il Comune e la Regione Lazio ed è un tipo di impianto già utilizzato in molte isole italiane con alte prestazioni, sia in termini di approvvigionamento, che di tutela dell’ecosistema marino.
Soddisfatti che in questo caso sia prevalso il buon senso.
Ora – conclude Besson – procediamo a testa bassa sui lavori, che diventano indispensabili per garantire la continuità del servizio a tutta l’Isola, sperando che non ci siano nuove difficoltà e che si giunga a conclusione dei lavori in tempo utile per la parte centrale della stagione estiva».

La Regione Lazio convoca i gestori per un confronto sull’emergenza idrica

 
La Regione Lazio convoca i gestori per un confronto sull’emergenza idrica.
Nell’Ato4, situazione particolarmente critica a causa dei bassi livelli delle sorgenti.
Besson “Serve una convergenza istituzionale adeguata a una situazione di crisi, quale quella che sta vivendo una porzione importante del nostro territorio. Il supporto necessario è di tipo autorizzativo ma, anche, in termini di finanziamenti pubblici, perché i costi da affrontare sono ingenti e non possono gravare sulla sola bolletta.”
Nella giornata odierna, la Regione Lazio ha convocato i gestori del Servizio Idrico Integrato, gli Enti d’Ambito territoriali e i Consorzi di Bonifica per un incontro tecnico sullo stato dell’emergenza idrica nel territorio regionale, al quale ha preso parte Acqualatina.
Il confronto ha evidenziato una situazione particolarmente critica, nell’Ato4, dovuta ai bassi livelli delle sorgenti che insistono sul territorio di competenza.
«Come è evidente, nell’Ato4 stiamo affrontando una situazione di estrema difficoltà – dichiara l’Amministratore Delegato di Acqualatina, Ing. Raimondo Luigi Besson.
Questa mattina abbiamo avuto modo di presentare, alla Regione Lazio, alla presenza degli altri convenuti, la situazione gravissima che stiamo vivendo. Abbiamo evidenziato le azioni d’emergenza attivate e quelle in corso di realizzazione, come l’approvvigionamento tramite navi cisterna presso il porto di Gaeta, in grado di immettere 2000 metri cubi d’acqua in rete, dissalatori per l’area del Sud Pontino, l’attivazione della sorgente Forme del Duca, prevista entro il mese di luglio, grazie all’installazione di un impianto di trattamento degli inquinanti presenti nella fonte, motivo per il quale era stata, precedentemente, dismessa.
Abbiamo esposto, poi, un avanzamento sulle azioni previste dal piano di lavoro elaborato già a ridosso dell’estate 2016, come i lavori per la realizzazione di un nuovo campo pozzi nell’area “25 ponti” di Formia, il potenziamento delle centrali Capodacqua e Sardellane, l’ammodernamento della centrale Mazzoccolo e l’attivazione dei pozzi Vòlaga, frutto proprio di una stretta collaborazione con la Regione Lazio, nei mesi scorsi.
Tutte azioni che hanno già portato, e, in alcuni casi, sono in procinto di portare, risultati reali in termini di portata aggiuntiva a disposizione del territorio.
Ma non basta, perché la carenza in corso sta già toccando dei livelli che, solo qualche mese fa, erano impensabili.
A questo punto – prosegue Besson – è necessario che tutte le istituzioni, e gli enti a diverso titolo coinvolti, si muovano con il carattere di urgenza che la situazione richiede: serve una convergenza istituzionale adeguata a una situazione di crisi, quale quella che sta vivendo una porzione importante del nostro territorio.
Sono necessari, ad esempio, iter autorizzazioni d’urgenza per l’installazione dei dissalatori nel Sud Pontino, ma è necessario anche un supporto in termini di finanziamenti pubblici, perché i costi da affrontare sono ingenti e non possono gravare sulla collettività, con la bolletta.
E lo sforzo principale, non dimentichiamolo, è richiesto dal risanamento delle reti, unica via d’uscita lungimirante, rispetto al progressivo ridursi delle risorse a disposizione. Su questo puntiamo, ma necessitiamo di un investimento aggiuntivo, rispetto a quanto già previsto nel piano degli investimenti, di 150 milioni circa.
Manderemo, come stabilito nelle riunione odierna, relazione dettagliata delle necessità di questo territorio.»
Acqualatina ha poi presentato un focus, appunto, sul progetto di recupero di risanamento delle rete e recupero dispersioni fisiche, già in atto da tempo in diverse aree del territorio, con l’ausilio anche di tecnologie di ultima generazione, che permettono l’individuazione di perdite occulte tramite satellite e la riparazione di perdite senza necessità di effettuare scavi.
Di fatto, la ricerca delle perdite fisiche si attesta come l’unica soluzione in grado di far fronte all’emergenza idrica, in maniera stabile, nel medio-lungo termine. Per tale motivo, negli anni, il Gestore ha più volte richiesto, alla Conferenza dei Sindaci, un aumento degli investimenti da destinare a questa attività.
Il nuovo Piano degli Investimenti, approvato lo scorso dicembre, prevede 155 milioni di euro, per la ricerca delle perdite. Di questi, oltre 85 milioni di euro per le manutenzioni straordinarie, 37,6 dei quali già realizzati, e oltre 70 milioni di euro per il recupero delle dispersioni fisiche, di cui 10,6 già realizzati o in corso di realizzazione.
Con questi interventi si prevede di portare le perdite fisiche dall’attuale valore del 58% al 49%, ma per raggiungere il valore del centro-nord Italia, il migliore del Paese, pari al 35% di perdite, occorrerebbero, come detto, ulteriori 150 milioni di euro, nel Piano degli Investimenti, da destinare unicamente a queste attività.
Un esempio in più di quanto sia imprescindibile un supporto istituzionale, in questa fase di criticità.

CS Acqualatina – Dissalazione a Ventotene: un'ordinanza del Sindaco blocca i lavori

COMUNICATO STAMPA
Dissalazione a Ventotene: un’ordinanza del  Sindaco blocca i lavori a Ventotene nel giorno dell’arrivo dei dissalatori sull’isola.
L’Ad Besson “un fatto gravissimo, intraprenderemo tutte le azioni legali possibili, ma è inconcepibile che mentre tutto il paese vive un’emergenza idrica drammatica e senza precedenti si voglia impedire di rendere Ventotene autosufficiente sotto il profilo idrico.”
Nella giornata di oggi, 24/06, è stato trasportato sull’isola di Ventotene l’impianto di dissalazione, come da piano di lavoro.  L’attivazione dell’impianto era prevista nei prossimi giorni rendendo autonoma nella fornitura idrica l’isola di Ventotene che avrebbe così smesso di essere rifornita tramite navi cisterna.
All’arrivo dell’impianto, alla squadra di Acqualatina è stata notificata un’ordinanza sindacale, emessa oggi, che blocca i lavori con decorrenza immediata.
Il servizio idrico alle isole pontine è regolato da un Protocollo d’intesa sottoscritto da Regione Lazio, Comuni di Ponza e Ventotene, ATO4 e Acqualatina il 1/10/2015 che sancisce gli impegni per tutte le parti in causa nell’ottica di sostituire il trasporto d’acqua con le navi con un sistema idrico autonomo.
Acqualatina azionerà con la massima urgenza le vie legali per assicurare l’immediata ripresa dei lavori, ma, prescindendo dai gravi danni, non solo di carattere economico, prodotti dall’interruzione dei lavori, è costretta a verificare se non si siano già determinate le condizioni per considerare inapplicabile quanto previsto dal Protocollo, e restituire al Comune di Ventotene e alla Regione Lazio la responsabilità e gli oneri dell’approvvigionamento dell’acqua con le navi, anche a tutela dell’insieme degli utenti di ATO4.
“Siamo di fronte ad una situazione assurda, paradossale – interviene Besson – parliamo di opere condivise e previste da anni che, finalmente, hanno trovato realizzazione sulla base di un protocollo d’intesa sottoscritto da tutti gli enti interessati.
È l’unica soluzione in grado di rendere, per la prima volta nella sua storia, Ventotene autonoma, un’opera citata anche negli ultimi vertici internazionali tenutisi, appunto, sull’isola che è e resta il simbolo dell’Europa.
Impianti simili sono attivi nelle più belle isole d’Italia e non solo e garantiscono la continuità del servizio.
Incomprensibile, allucinante, scandaloso che mentre in tante zone d’Italia, e nel territorio pontino in particolare, siamo nel pieno di un’emergenza idrica terribile, senza precedenti e si ricercano tutte le soluzioni possibili per fronteggiarla, si voglia impedire di rendere Ventotene in grado di produrre nell’isola le risorse che le sono necessarie continuando ad esporla alle continue crisi e discontinuità del servizio.
Acqualatina – continua Besson – anche di fronte a questi fatti, continuerà ad agire con il massimo senso di responsabilità ricercando tutte le possibili vie legali, ma, anche a tutela dell’insieme degli utenti di ATO4, non potrà, ove non si rendesse possibile l’immediata ripresa dei lavori, non applicare quanto previsto dal Protocollo e restituire la responsabilità del trasporto dell’acqua alle isole alla Regione e al Comune.”

Sopralluogo presso il pozzo Vòlaga del Gestore e dei Sindaci dei Comuni Lepini

Sopralluogo presso il pozzo Vòlaga del Gestore e dei Sindaci dei Comuni Lepini.
La stabilizzazione in atto del servizio porterà  alla sospensione delle manovre diurne.
 
Nel mattinata di oggi, 23 giugno, l’Amministratore Delegato di Acqualatina, Ing. Raimondo Luigi Besson, i tecnici di Acqualatina e i Sindaci dei Comuni di Maenza, Priverno, Prossedi, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci e Villa S. Stefano hanno effettuato un sopralluogo congiunto presso il pozzo Vòlaga.
Nel corso dell’incontro, i Sindaci hanno avuto modo di constatare la piena funzionalità del pozzo, che sta consentendo la progressiva normalizzazione della distribuzione idrica nella zona dei Lepini, e hanno concordato un utilizzo consapevole della risorsa aggiuntiva che la nuova fonte sta già fornendo a servizio dei Comuni, soprattutto in vista dei maggiori consumi che si prevedono per l’imminente stagione estiva.
Besson e i tecnici hanno confermato che l’utilizzo del pozzo, la cui erogazione, da ormai 72 ore, è contenuta  in 20 litri al secondo al fine di preservare la risorsa idrica presente  per l’utilizzazione in tutto il periodo estivo, integrando le risorse della centrale di Fiumicello, permetterà , già a partire dalla prossima settimana, di evitare le chiusure diurne fino ad oggi resesi necessarie per assicurare la ricarica dei serbatoi.
«Si tratta – ha evidenziato l’AD di Acqualatina Besson – ancora di una soluzione d’emergenza, definita nell’ambito del Piano “Nuove Risorse” proposto dalla Società, nello scorso settembre, e approvato a dicembre dalla Conferenza dei Sindaci. Soluzione entrata ora in attività, come programmato. Alla task force, appositamente costituita con la partecipazione dei rappresentanti dei Comuni, è assegnato ora il compito di monitorare l’andamento dei prelievi e assumere le conseguenti decisioni sulla loro utilizzazione.
Un risultato, questo della messa in esercizio del pozzo Vòlaga, che conferma l’estrema importanza di aver anticipato, con il Piano “Nuove Risorse”, già dallo scorso anno, l’individuazione di interventi straordinari indispensabili per fronteggiare quella che si sta confermando, in tutta Italia, come una delle peggiori crisi idriche di sempre.
Una soluzione strutturale adeguata nella zona dei Lepini –  ha proseguito Besson – si potrà avere solo con la realizzazione dell’altro importante progetto stabilito nel Piano “Nuove Risorse”: l’interconnessione Sardellane-Priverno-Terracina oggi in fase di appalto.
Con i Sindaci,  si è  convenuto sulla necessità di assicurare, con procedure di urgenza, l’appalto e l’avvio della realizzazione della interconnessione con Sardellane e di concentrare nella zona di Priverno uno stock adeguato di interventi di sostituzione delle condotte ammalorate e di recupero delle perdite fisiche, sulla falsariga dei progetti in corso nel Sud Pontino, indispensabili per assicurare, in prospettiva, una più adeguata disponibilità di risorsa, utilizzando oltreché i fondi disponibili per la manutenzione straordinaria, anche una quota significativa dei finanziamenti già richiesti, per queste finalità, al Ministero dell’Ambiente.»