Richiesta di stato di calamità e dichiarazioni dell’Assessore Refrigeri; Acqualatina: “Dimostrazione di consapevolezza da parte della Regione. Siamo al lavoro da tempo, e abbiamo affrontato con successo e autonomamente altre problematiche importanti. Oggi, però, serve un supporto istituzionale straordinario:  è una situazione di emergenza senza precedenti”.
 
In riferimento alle dichiarazioni dell’Assessore Refrigeri, diffuse a mezzo stampa, a cui ieri ha fatto seguito la richiesta ufficiale da parte della Regione Lazio dello stato di calamità naturale, Acqualatina esprime il proprio apprezzamento.
“Questo atto – interviene l’Ad Besson – assieme alle dichiarazioni dell’Assessore Refrigeri diffuse ieri, dimostrano la consapevolezza della gravità della situazione da parte della Regione Lazio. Sensibilità dimostrata già nell’incontro di qualche giorno fa, convocato proprio dalla Regione.
Del resto, è evidente, che ci troviamo di fronte ad uno stato di emergenza senza precedenti, che pone in difficoltà anche quelle gestioni, come Acqualatina, che in maniera preventiva hanno approntato azioni straordinarie. 
Nel passato abbiamo affrontato, con successo, altre problematiche, come la depurazione – oggi siamo lieti che tutte le bandiere blu del Lazio siano nel nostro territorio – e l’arsenico, problema che abbiamo risolto con l’impegno di rilevanti risorse interne.
Così come, senza alcun finanziamento esterno, abbiamo avviato un piano straordinario per il risanamento delle reti ed il recupero dispersioni fisiche, l’unica soluzione in grado di far  fronte all’emergenza idrica, in maniera stabile, nel medio-lungo termine.
Il piano, già in atto da tempo nelle aree critiche del territorio, anche con l’ausilio di tecnologie di ultima generazione, prevede diverse fasi progressive: abbiamo effettuato il rilievo, la mappatura e la digitalizzazione delle reti per circa 4.000 km di rete, prossimo al 100%, abbiamo realizzato la definizione di distretti autonomi dal punto di vista della struttura  idraulica e installato il telecontrollo su circa 1.600 km di rete, abbiamo attivato il controllo delle pressioni su 3.000 km di rete. Sulla base di queste necessarie fasi propedeutiche stiamo procedendo alla sostituzione programmata delle reti ammalorate a partire dal sud pontino, l’area con le reti nello stato peggiore. Ma tutto questo, realizzato con un impegno di risorse straordinario, non basta. 
Oggi, infatti, siamo di fronte ad una crisi di portata tale da rendere insufficiente l’impegno che stiamo profondendo, per quanto straordinario”.
La progressiva ed eccezionale riduzione della piovosità, negli ultimi cinque anni, ha ridotto drasticamente la disponibilità di risorse soprattutto in alcune aree del nostro territorio, l’area dei Lepini ed il sudpontino in primis, e l’andamento climatico preannuncia l’aggravamento ulteriore delle criticità nel prossimo anno.
Mentre la Società sta affrontando oggi l’emergenza con azioni straordinarie ed irripetibili, basta pensare al trasporto dell’acqua prelevata dal porto di Napoli con le navi a Gaeta, alla installazione temporanea  di moduli di dissalazione a Formia o, ancora alla potabilizzazione di acqua salmastra prelevata da preesistenti pozzi costieri, occorre pensare ad assicurare da subito gli interventi strutturali che consentiranno di affrontare le criticità future.
“Esprimiamo, in particolare, – conclude Besson – un plauso al riferimento esplicito fatto dall’Assessore, alla necessità di finanziamento pubblico, in quanto siamo di fronte ad un impegno economico che non può – lo ripeto da tempo – ricadere solo sulla collettività attraverso le bollette.
Impegno economico imprescindibile, però, in quanto necessario sia alla copertura immediata degli interventi urgenti che abbiamo già  individuato e proposto, sia per assicurare nel medio termine l’integrale completamento del progetto recupero perdite fisiche, per il quale sono assolutamente necessarie risorse aggiuntive rispetto a quanto è possibile  prevedere a carico della tariffa nel Piano degli interventi dell’ATO4″