Disposizioni Generali

Acqualatina S.p.A è una società mista pubblico-privata che gestisce il servizio idrico integrato nell’ambito ottimale Lazio meridionale-Latina. Il 51% del capitale è detenuto in maniera frazionata da n. 38 Comuni appartenenti all’ambito territoriale ottimale, in proporzione al numero degli abitanti. Il residuo 49% è detenuto da un socio privato selezionato tramite procedura ad evidenza pubblica Non sussistono patti parasociali né alcun coordinamento anche solo di fatto tra i Comuni in ordine all’esercizio dei diritti di voto nella società partecipata.

Questa sezione ha la funzione di rendere “trasparente” l’attività di Acqualatina SpA, adeguando così la propria già esistente struttura di controllo, vigilanza e monitoraggio alla recente normativa “anticorruzione”. Con l’entrata in vigore della Legge 6 novembre 2012, n. 190 e del D.lgs 14 marzo 2013, n. 33 e ss.mm.ii., infatti, il legislatore ha inteso dare forma e sostanza al principio di trasparenza che informa, in via generale, la vita della Pubblica Amministrazione e degli enti e delle partecipate che gestiscono i pubblici servizi di interesse generale.

In base al proprio profilo societario, Acqualatina si considera fra le società a partecipazione pubblica non di controllo di cui all’art. 2 bis, comma 3, del D.Lgs 33/2013, così come modificato dal D. Lgs 97/2016. Le ragioni tecnico giuridiche della non configurabilità del “controllo” pubblico della Società sono state recentemente corroborate dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (con la sentenza n. 5118 pubblicata in data 19.04.2019).

In tale contesto normativo di riferimento, Acqualatina SpA, che si era già dotata di un proprio Sistema organizzativo 231, ex D.Lgs 231/2001 e s.m.i.,  ha adottato misure di gestione idonee a prevenire ulteriori fatti corruttivi in danno della società, in coerenza con le finalità della legge n. 190/2012 al precipuo fine di prevenire e reprimere fenomeni di corruzione ed illegalità anche potenziale.



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