Cosa fare per regolarizzarsi?

1) Compilare il modulo “Regolarizzazione”
Per regolarizzare la propria posizione:

  • compilare il modulo “Regolarizzazione” in tutte le sue parti
  • allegare documento d’identità
  • consegnare tutto allo sportello Acqualatina più vicino o inviarlo per posta

Per informazioni si può chiamare anche il Numero verde attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 20:00 ed il sabato dalle 8:00 alle 13:00; da telefono fisso 800 085 850 – da cellulare 199 50 11 53 – fax 199 50 50 58
2) Pagare la fattura di regolarizzazione.
Una volta presentato il modulo di Regolarizzazione, si riceverà subito (se il modulo è stato consegnato presso uno degli sportelli) o per posta (se il modulo è stato inviato per posta), la fattura di regolarizzazione per il periodo precedente ed il nuovo contratto.

Cos’e’ la regolarizzazione?

I clienti che vogliono regolarizzare la propria posizione contrattuale con Acqualatina dopo il 28 febbraio 2005 possono usufruire delle agevolazioni previste per chi si autodenuncia anche dopo la fine della Campagna Recupero Dispersioni Amministrative. Chi infatti si recherà allo sportello spontaneamente, e qualora non sia già in corso un accertamento ad opera del Gestore o di un terzo a ciò incaricato, pagherà la metà delle penali, come previsto dal Capo XI – Usi Impropri Art. 58 del Regolamento del Servizio Idrico Integrato.

Chi deve regolarizzarsi?

Deve regolarizzare la propria posizione chi:

  • usa l’acqua dell’acquedotto senza un contratto con Acqualatina
  • scarica nella pubblica fogna senza un contratto Acqualatina e senza autorizzazione allo scarico
  • ha un contratto con destinazione d’uso sbagliata (ad esempio, ha un’attività commerciale ma il contratto è ad uso domestico, ha un’attività agricola ma il contratto è ad uso artigianale)
  • ha un contratto con tipologia tariffaria inesatta rispetto a quella registrata nel contratto (da utente 1° casa ad utente 2° casa)
  • ha un contratto dell’acqua intestato a persona deceduta o che non utilizza più il servizio (ad esempio il precedente affittuario, l’ex proprietario, il costruttore che ha venduto l’immobile, ecc.)
  • pur avendo un contratto dell’acqua, non ha il contatore
  • pur avendo un contratto dell’acqua e un contatore preleva l’acqua anche di un’altra derivazione non munita di contatore
  • utilizza il pozzo come fonte di approvvigionamento idrico, unica o aggiuntiva, senza che i volumi scaricati in pubblica fognatura vengano registrati e successivamente fatturati

Attenzione: ad ogni punto di presa dalla rete di distribuzione deve corrispondere un contratto e un contatore. E’ illegale costruire o utilizzare by-pass o doppie condotte per evitare che tutta l’acqua prelevata sia misurata dal contatore.