I pozzi “Panapesca” stanno garantendo 30 litri al secondo h24 a favore di Gaeta

 
I pozzi “Panapesca” stanno garantendo 30 litri al secondo h24 a favore di Gaeta.
Benefici riscontrabili, in modo indiretto, anche su Formia.
Nuove analisi ufficiali confermano l’ottima qualità delle acque distribuite.
                                                                                                               
L’attivazione dei pozzi nell’area industriale “Panapesca” di Gaeta, avvenuta lo scorso 28 luglio tramite l’installazione temporanea di un impianto di trattamento delle acque, si conferma come una delle soluzioni d’emergenza più efficaci messe in atto dal Gestore per far fronte alla carenza idrica in corso nel Sud Pontino.
L’impianto sta fornendo, infatti, 30 litri al secondo in maniera continuativa, h24, con un beneficio diretto per il Comune di Gaeta. Benefici indiretti, seppur minori, sono riscontrati anche per il Comune di Formia poiché, grazie ai pozzi, viene prelevata meno acqua a favore di Gaeta, dalle centrali Capodacqua e Mazzoccolo, e garantito, dunque, un maggior flusso a disposizione dei cittadini formiani.
In questi giorni, inoltre, sono state effettuate ulteriori analisi sulle acque distribuite in rete dai pozzi: i risultati hanno confermato l’ottima qualità delle acque distribuite alle utenze, già evidenziata nelle analisi preliminari effettuate prima della messa in produzione.
Al fine di ottenere un risultato certo e privo di errori di sorta, i campionamenti per le analisi sono stati effettuati su più punti della rete idrica comunale. I risultati analitici sono già stati trasmessi anche al Comune di Gaeta, nei giorni scorsi, in via ufficiale.
L’attivazione dei pozzi, si ricorda, è una delle soluzioni di emergenza proposte da Acqualatina nel mese di maggio e approvate dalla Conferenza dei Sindaci il 18 luglio, per far fronte, nell’immediato, ai disagi generati dalla grave carenza idrica in corso, sulla quale si è al lavoro già da un anno.
Le soluzioni di emergenza, infatti, si affiancano alle azioni strutturali previste dal piano di lavoro “Nuove Risorse”, proposto da Acqualatina nel mese di settembre 2016, subito a valle della siccità estiva, e approvato dalla Conferenza dei Sindaci nel mese di dicembre.
 
Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A.                                                                                                                 

Questione perdite di rete: nessun lato oscuro, Acqualatina ha realizzato gli investimenti previsti da piano approvato dalla conferenza dei sindaci.

Questione perdite di rete: nessun lato oscuro, Acqualatina ha realizzato gli investimenti previsti da piano approvato dalla conferenza dei sindaci. 
Per il recupero delle perdite e l’ammodernamento della rete, la soluzione fondamentale per garantire continuità al servizio, già investiti 43 milioni e altri 75 sono da investire nei prossimi anni.
La diminuzione della percentuale di acqua fatturata è da attribuire alle perdite amministrative, in particolare al fenomeno dell’abusivismo, stimato in oltre 15 milioni di metri cubi all’anno, che la Società contrasta da sempre con i mezzi a disposizione. 
 
 
 

In riferimento all’articolo “Il lato oscuro dell’acqua” si chiarisce quanto di seguito . 

Non c’è nessun lato oscuro, tanto è vero che le affermazioni del comitato,  riportate nell’articolo, fanno esplicitamente riferimento a dati pubblicati nei bilanci d’esercizio della Società.
 
Quello che si evince dai documenti, invece, con trasparenza, è che la rete è stata ereditata in uno stato di obsolescenza straordinario. Dalla presa in gestione, Acqualatina ha intrapreso un percorso di rinnovamento della rete investendo quanto previsto per queste voci nel piano degli investimenti.
Bisogna, infatti, ricordare che il gestore agisce sulla base del Piano degli investimenti approvato dalla Conferenza dei Sindaci, Piano che la Società è tenuta a realizzare.
 
La voce del recupero delle perdite e ammodernamento della rete, negli anni, su proposta del gestore, è via via cresciuta, fino ad assumere il ruolo centrale nel piano degli investimenti che ha tuttora. 
Sono stati investiti circa 43 milioni di euro e oltre 75 milioni sono gli investimenti previsti nei prossimi anni. Il recupero avvenuto da inizio gestione è di circa il 10%. Il che equivale a oltre 12 milioni di metri cubi risparmiati all’anno.  
L’importanza riservata al recupero delle perdite è dettata dal fatto che il risanamento delle reti si  attesta come la  soluzione fondamentale  al fine di stabilizzare il servizio, sia in condizioni di normalità che in presenza di forti carenze idriche, come quella attuale.
Quanto alla questione della percentuale di acqua fatturata rispetto a quella prodotta, non bisogna dimenticare né sottovalutare le cosiddette perdite amministrative, la cui causa principale è l’abusivismo, fenomeno che comporta che l’acqua, illegalmente consumata, non venga fatturata dal gestore. Da alcuni calcoli basati su un confronto nazionale, ma ancor più su scala regionale, più indicativo per uniformità di territorio, abitudini e clima, le perdite di questo tipo nell’ATO4 si attestano sui 15 milioni di metri cubi all’anno, che vengono sottratti alla collettività in maniera illegale.
Quella della lotta all’abusivismo è un’attività che Acqualatina porta avanti da inizio gestione, spesso senza il supporto della Autorità e della Amministrazioni comunali che, per quota parte, non hanno mai fornito l’anagrafe utile a individuare gli abusivi. 
Quanto dichiarato dal Comitato, dunque, è semplicemente mancante di una parte della realtà: dei risultati già raggiunti, di ciò che è stato fatto in questi anni con gli investimenti previsti dal piano approvato dalla Conferenza dei Sindaci e compatibili con la tariffa in vigore.
 
Esattamente quanto avvenuto finora.
 
Mai come in questo periodo di così grave emergenza idrica, è opportuno fare chiarezza ed evitare confusione e disinformazione.

Pozzi Vòlaga: primi risultati positivi sulla distribuzione idrica, a seguito dei lavori di potenziamento

Pozzi Vòlaga: primi risultati positivi sulla distribuzione idrica, a seguito dei lavori di potenziamento.
Grazie ai 60 litri al secondo garantiti dai due pozzi, ripristinato completamente il flusso nei Comuni di Villa Santo Stefano, Roccasecca dei Volsci e Prossedi.
Ripristinato il flusso pomeridiano nel Comune di Priverno.
In corso test per procedere al completo ripristino anche su Roccagorga e Maenza.
 
L’incremento da 20 a 60 litri al secondo di portata del campo pozzi Vòlaga, avvenuto in seguito ai lavori per il potenziamento del campo pozzi, conclusi lo scorso 11 agosto, ha già permesso di limitare notevolmente i disagi nei Comuni Lepini.
In seguito ai test effettuati in questi giorni, è stato possibile ripristinare completamente il servizio per i Comuni di Villa Santo Stefano, Roccasecca dei Volsci e Prossedi sospendendo, sin da questa sera, le manovre di chiusura precedentemente effettuate da Acqualatina allo scopo di consentire il ripristino dei normali livelli di acqua nei serbatoi e, dunque, garantire il servizio anche nelle ore di maggior consumo. Su Priverno, inoltre, è ripristinato il flusso pomeridiano.
I nostri tecnici, al momento, stanno effettuando dei test per verificare la disponibilità idrica nei Comuni di Roccagorga e Maenza. A valle dei risultati ottenuti, si valuterà la possibilità di sospendere le manovre anche in queste aree comunali, ripristinando completamente il servizio.
I Pozzi Vòlaga sono uno dei punti cardine del piano di lavoro denominato “Nuove Risorse”, proposto da Acqualatina a settembre 2016, subito dopo i disagi vissuti nell’estate del 2016, e approvato dalla Conferenza dei Sindaci lo scorso 20 dicembre.
Tale piano, concepito per il contrasto dell’emergenza dovuta alla riduzione della disponibilità di risorsa idrica alle fonti, si basa su tre filoni fondamentali, il potenziamento delle fonti esistenti, l’attivazione di nuove fonti, e il recupero delle perdite di rete, azione indispensabile per garantire, in prospettiva, in misura stabile e strutturata la disponibilità.

Emergenza idrica nel Sud Pontino: Acqualatina fornisce precisazioni sulle manovre serali

Emergenza idrica nel Sud Pontino: Acqualatina fornisce precisazioni sulle manovre serali.
 
A seguito di alcune segnalazioni pervenute, ricordiamo che le manovre di rete volontariamente operate dai nostri tecnici al fine di permettere, per quanto possibile, un ripristino dei normali livelli dei serbatoi, sono effettuate unicamente nelle ore e nelle zone indicate nei comunicati stampa diffusi e riportati di seguito.
Le interruzioni idriche che possono verificarsi in orari diversi da quelli riportati, dunque, non sono effettuate dai tecnici, ma sono generate dal fisiologico e imprevedibile abbassamento dei livelli d’acqua nei serbatoi, dovuto alla carenza idrica presso le sorgenti.
La limitazione delle manovre ad alcune zone è dovuta alla conformazione della rete e al posizionamento dei serbatoi. L’attuazione di chiusure in zone diverse da quelle riportate, infatti, non garantirebbe il ripristino dei serbatoi.
Come detto, di seguito si riportano le zone impattate dalle manovre, con i relativi orari.
Interruzioni dalle ore 16:00 alle ore 07:00
FORMIA

  • Penitro
  • Via Rotabile(tratto tra via Peschiera e via De Gasperi)
  • Via Antica,
  • Via Peschiera,
  • Via Funno,
  • Via Castagna
  • Ponzanello
  • Mamurrano
  • Località Gianola
  • Località Santo Janni
  • Villaggio del Sole

 
CASTELFORTE

  • Centro abitato

 
SANTI COSMA E DAMIANO

  • Centro abitato
  • Ventosa

 
MINTURNO

  • Marina di Minturno
  • Minturno Paese
  • Scauri
  • Solacciano
  • Frazione di Tufo
  • Fontana Perelli
  • Pantano Arenile

 
GAETA

  • Via Atratina
  • Via Europa e traverse collegate
  • Serapo
  • Corso Italia
  • Via Roma e traverse collegate

 
SPIGNO SATURNIA

  • Località Spigno Nuovo
  • Zona rurale limitrofa
  • Campo di Vivo

 
Interruzioni dalle  20:00 alle 07:00
Formia Ovest

  • Da Via Canzatora a Via del macello
  • Via Vitruvio e traverse collegate
  • Via Rubino e traverse collegate
  • Via E. Filiberto e traverse collegate
  • Via Abate Tosti e traverse collegate
  • Via Lavanga e traverse collegate
  • Via Paone e traverse collegate
  • Via Cicerone e traverse collegate
  • Via Vindicio e traverse collegate

 
Formia Est

  • da Via Matteotti alla Chiesa/oratorio Don Bosco
  • Località S. Giulio
  • Pietro
  • Via Palazzo e traverse collegate
  • Via Condotto e traverse collegate
  • Via Appia (Lato Napoli) e traverse collegate

 
Si ricorda, infine, che sono attivi diversi servizi sostitutivi per contrastare l’emergenza.

CS Acqualatina – Campo Pozzi 25 ponti. Proseguono i lavori. Oggi la visita del Presidente Lauriola

Emergenza idrica: campo pozzi dei “25 Ponti”. Oggi la visita del Presidente Lauriola « Andiamo avanti così, ho potuto constatare di persona la massima dedizione di tutta la squadra »
Confermato dal gestore l’impegno per immettere in rete quanto prima la portata disponibile, al fine di mitigare i disagi nei prossimi mesi.
Si tratta di un’azione prevista da Acqualatina nel piano nuove risorse, proposto un anno fa, settembre 2016, e approvato dalla Conferenza dei Sindaci a fine dicembre 2016. Da allora, tutti gli step sono stati realizzati senza soste e con la massima accelerazione possibile.
L’intervento non è in alcun modo da considerare alternativo alla installazione in via temporanea dei dissalatori, proposta da Acqualatina, in accordo con le indicazioni nazionali, per contrastare nell’immediato l’emergenza.
 
 
Proseguono i lavori per la messa in esercizio del nuovo campo pozzi, in Località «25 Ponti», nel Comune di Formia.
Oggi la visita del Presidente del CdA, Michele Lauriola e del consigliere di amministrazione Alessandra Faiola. Il Presidente ha preso visione dello stato dei lavori e ha chiesto approfondimenti sui prossimi passi, ribadendo l’importanza di raggiungere l’obiettivo di rendere disponibile risorsa idrica aggiuntiva, per un territorio in grave disagio.
Come successo anche nell’incontro avvenuto giovedì scorso nella sede del Comune di Formia, la squadra tecnica ha confermato che i lavori procedono nel pieno rispetto di quanto programmato, confermando il massimo impegno  per accelerare la conclusione dei lavori necessari per l’immissione in rete della risorsa resa disponibile.
Questo intervento inserito dal Gestore nel piano “Nuove risorse”, proposto nel mese di settembre 2016, a valle dei problemi riscontrati nel corso dell’estate scorsa, è stato approvato, dalla Conferenza dei Sindaci, nel mese di dicembre 2016.
Da allora le azioni necessarie alla messa in funzione dei Pozzi si sono susseguite senza sosta: studi geologici, progettazione, autorizzazioni, gara d’appalto.
Quando, dopo tutte le necessarie analisi, è stato possibile inviare richiesta di autorizzazione alla Provincia, che a sua volta ha inoltrato richiesta a Comune e Regione, la Società aveva già avviato gara d’appalto e, non appena ottenuta autorizzazione, il 22 giugno, già il 2 luglio i lavori hanno avuto inizio: per ridurre i tempi, i lavori sono iniziati “sotto riserva di legge”, onde evitare l’attesa dei tempi della procedura amministrativa ordinaria. Da subito, dunque, è stato realizzato l’escavo con relativa armatura del pozzo, profondo 53 metri.
Sono ora in corso le prove di portata, i cui primi esiti sono positivi e indicano una portata significativa.
Diversi sono gli step a seguire, dalla realizzazione della zona di protezione alle verifiche di qualità dell’acqua, dalla posa della condotta di collegamento alla rete idrica all’acquisizione delle autorizzazioni e dei permessi relativi.
Acqualatina ha confermato, operando in sinergia con il Comune di Formia, il massimo impegno per arrivare al collegamento con la rete entro la metà de mese di settembre.
È bene precisare, a scanso di ogni equivoco, ed anche per correggere alcune dichiarazioni fuori luogo, che non c’è nessun conflitto tra la realizzazione e la messa in funzione del campo pozzi a 25 ponti, che siamo impegnati a rendere operativa il più presto possibile,  con le azioni proposte nel piano di emergenza ed in particolare con  i dissalatori che sono stati proposti non in alternativa ma in aggiunta agli altri interventi e mantengono, come ribadito a livello nazionale, il carattere di azione prioritaria per fronteggiare, in tempi immediati, la crisi idrica
 
Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A.

CS Acqualatina – Emergenza idrica/potenziamento Pozzi Volaga

Lavori di potenziamento Campo Pozzi Volaga. Aumenta da 20 a 60 litri al secondo la portata aggiuntiva a disposizione dei Comuni di Maenza, Priverno, Prossedi, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci e Villa S. Stefano.
Una portata che permette di rispondere in modo più consistente alla crisi idrica della zona dei Monti Lepini.
Sono stati completati nella giornata di ieri, 11 agosto, i lavori di potenziamento della captazione dei Pozzi Volaga.
Grazie a questo intervento, aumenta, da 20 a 60 litri al secondo, la portata che questi Pozzi mettono a disposizione dei Comuni di Maenza, Priverno, Prossedi, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci e Villa S. Stefano.
I Pozzi Volaga erano stato attivati da Acqualatina in data 20 giugno, con l’obiettivo di integrare le risorse della centrale di Fiumicello, dopo averne ottenuto la disponibilità da parte della Regione Lazio e dopo aver ricevuto l’autorizzazione ufficiale della Asl di Latina alla distribuzione in rete.
Sin da subito la task force per l’emergenza attivata tra Comuni, ATO e Gestore, ha monitorato la portata disponibile, in relazione al fabbisogno del territorio servito dalla centrale di Fiumicello.
L’incremento di portata, ottenuto grazie agli ulteriori lavori conclusisi ieri, consente di rispondere in modo più efficace, per l’area dei Monti Lepini, alla riduzione di portata avvenuta a causa della crisi idrica in corso, contenendo i disagi degli utenti.
I Pozzi Volaga sono uno dei punti cardine del piano di lavoro denominato “Nuove Risorse”, proposto da Acqualatina a settembre 2016, subito dopo i disagi vissuti nell’estate del 2016, e approvato dalla Conferenza dei Sindaci lo scorso 20 dicembre.
Tale piano, concepito per il contrasto dell’emergenza dovuta alla riduzione della disponibilità di risorsa idrica alle fonti, si basa su tre filoni fondamentali, il potenziamento delle fonti esistenti, l’attivazione di nuove fonti, e il recupero delle perdite di rete, azione indispensabile per garantire, in prospettiva, in misura stabile e strutturata la disponibilità
«Siamo di fronte ad un risultato – ha evidenziato l’AD di Acqualatina Besson – che conferma l’estrema importanza di aver anticipato, con il Piano “Nuove Risorse”, già dallo scorso anno, l’individuazione di interventi straordinari indispensabili per fronteggiare questa gravissima emergenza nazionale, che vede nell’ATO4 una delle punte più critiche in assoluto.
Una soluzione strutturale adeguata nella zona dei Lepini – ha proseguito Besson – si potrà avere solo con la realizzazione dell’altro importante progetto stabilito nel Piano “Nuove Risorse”: l’interconnessione Sardellane-Priverno-Terracina, i cui lavori verranno affidati nei prossimi giorni in esito alla gara d’appalto in corso.
Abbiamo, inoltre, convenuto con i Sindaci, di concentrare nella zona di Priverno uno stock adeguato di interventi di sostituzione delle condotte ammalorate e di recupero delle perdite fisiche, sulla falsariga dei progetti in corso nel Sud Pontino, indispensabili per assicurare, in prospettiva, una più adeguata disponibilità di risorsa, utilizzando oltreché i fondi disponibili per la manutenzione straordinaria, anche una quota significativa dei finanziamenti già richiesti, per l’emergenza.»
Servizio Comunicazione Acqualatina SpA

CS Acqualatina – Emergenza idrica: attivata la Sorgente Forma del Duca

Emergenza idrica: attivata la Sorgente Forma del Duca, a Suio, una delle soluzioni d’emergenza adottate da Acqualatina.
Una portata potenziale aggiuntiva di circa 15 litri al secondo a favore di Castelforte e dei Comuni del Sud Pontino.

È stata riattivata oggi, 10 agosto, alla presenza della squadra tecnica di Acqualatina e del Sindaco di Castelforte, Giancarlo Cardillo, la sorgente di Forma del Duca, a Suio.
La sorgente, in passato, era stata disattivata a causa della presenza di arsenico, fluoruri e alluminio.
Dinanzi all’ulteriore peggioramento dell’emergenza idrica di quest’anno, però, si è deciso di riattivarla temporaneamente e in via eccezionale, al fine di lenire i disagi in corso nel Sud Pontino.
La riattivazione è stata garantita dall’installazione di un impianto di potabilizzazione in grado di rimuovere tutti gli agenti inquinanti. Le analisi effettuate, infatti, hanno confermato la piena potabilità della risorsa distribuita.
L’attivazione della sorgente si va ad affiancare alle altre azioni d’emergenza approvate dalla Conferenza dei Sindaci, lo scorso 18 luglio.
Queste azioni, sono di natura assolutamente emergenziale, aggiuntive a quelle previste dal piano di lavoro per gestire l’emergenza idrica, denominato “Nuove risorse”, proposto da Acqualatina all’ATO4 a settembre 2016, in seguito alle difficoltà dell’estate scorsa, e approvato dalla Conferenza dei sindaci a dicembre 2016.
Quel piano, le cui azioni sono tutte in corso di realizzazione, si basa, infatti, su tre filoni fondamentali, potenziamento centrali di produzione, nuove fonti, ma, soprattutto, il recupero delle perdite di rete, progetto su cui Acqualatina è al lavoro sin da inizio gestione, con un investimento già realizzato di 43 milioni, che ha permesso di passare dall’iniziale 65% di dispersione all’attuale 55%.
Da oggi, dunque, la sorgente di Forma del Duca garantirà una portata potenziale aggiuntiva di circa 15 litri al secondo (oltre un milione di litri al giorno) a servizio del Comune di Castelforte e dei Comuni del Sud Pontino.

CS Acqualatina – Emergenza idrica: risultati positivi al campo pozzi dei “25 Ponti”

Emergenza idrica: risultati positivi al campo pozzi dei “25 Ponti”, in atto prove di portata e analisi dell’acqua.
L’obiettivo è immettere in rete quanto prima la portata disponibile, al fine di mitigare i disagi e contrastare l’emergenza in corso di peggioramento.
 
Proseguono i lavori per la realizzazione del nuovo campo pozzi, in Località «25 Ponti», nel Comune di Formia.
Questo intervento, con un investimento complessivo di 750.000 euro, era stato inserito dal Gestore nel piano “Nuove risorse”, proposto nel mese di settembre 2016, a valle dei problemi riscontrati nel corso dell’estate scorsa, e approvato, dalla Conferenza dei Sindaci, nel mese di dicembre 2016,.
Ad oggi, sono state completate tutte le opere di perforazione e sono attualmente in corso le verifiche della portata utile e le analisi per la qualità dell’acqua.
Vista la portata significativa registrata ieri dai tecnici di Acqualatina, anche alla presenza di una delegazione del Comune di Formia, proseguono adesso i lavori per immettere quanto prima in rete la risorsa, avanzando più velocemente possibile al fine di mitigare i disagi in corso, e contrastare l’inasprirsi della crisi idrica, a favore della popolazione del Sud pontino.
A tale scopo, il Gestore sta operando in continuo contatto con il Comune di Formia.
 
Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A.             

CS Acqualatina – Ventotene, nuova ordinanza sindacale

Dissalazione a Ventotene: dopo la pronuncia favorevole del TAR del Lazio di ieri, nel pomeriggio, nuova ordinanza sindacale che blocca i lavori del dissalatore.
L’AD Besson « Siamo oltre l’assurdo, stiamo disperdendo tempo e risorse, con azioni legali, ritardo lavori e quant’altro. Di questi sprechi bisogna rispondere ad un’intera collettività. Adiremo le sedi opportune per verificare i presupposti in materia di responsabilità amministrativa  e penale »
Nella giornata di ieri, 25 luglio, il TAR del Lazio, come noto, ha accolto l’istanza cautelare presentata da Acqualatina contro l’ultima ordinanza dell’amministrazione comunale di Ventotene, del 19 luglio scorso, che bloccava, ancora una volta, i lavori di installazione del dissalatore sull’isola.
Appena diffusa la pronuncia favorevole del TAR, poche ore dopo, nel pomeriggio, compariva sul sito web del Comune di Ventotene, l’ordinanza sindacale n. 7/2017, datata appunto 25/07/2017, con la quale è stato vietato dal 26/07/2017 al 30/09/2017, nelle zone del centro storico e portuali (Porto Nuovo e Porto Romano), ogni attività edilizia, nonché l’utilizzo di macchinari ed attrezzature edili rumorose.
Detta ordinanza, di fatto comporta un nuovo impedimento al completamento dei lavori relativi al dissalatore, ubicato presso Porto Nuovo
Quello di ieri, 25 luglio, è il terzo tentativo dell’Amministrazione comunale, posto in essere nell’arco temporale di 30 giorni, diretto adimpedire il completamento dei lavori e l’attivazione dell’impianto di dissalazione, ormai in fase di ultimazione.
I primi due,  l’ordinanza sindacale del 24 giugnol’ordinanza del Capo Area 6 del 19 luglio erano stati entrambi sospesi con decreto cautelare del TAR Lazio, su istanza di Acqualatina.
“Siamo oltre l’assurdo – interviene Besson, Ad di Acqualatina – in un momento di difficoltà diffusa a livello nazionale, con una carenza idrica gravissima, che ha colpito una porzione importante del nostro territorio, siamo costretti addirittura a tornare, per la terza volta in sede giudiziaria; e tutto questo per portare a compimento il nostro lavoro. 
Si tratta di ritardi e sprechi, in termini di costi e tempi, che vanno a gravare su tutto il territorio dell’ATO4, e bisogna renderne conto all’insieme degli utenti. 
E’ per questo motivo – conclude Besson – che, come gestore di un servizio di pubblica utilità,  ci troviamo obbligati ad intervenire a qualsiasi livello per verificare i presupposti in materia di responsabilità amministrativa  e penale.” 

CS Acqualatina – Dissalazione a Ventotene: il TAR del Lazio accoglie l'istanza di Acqualatina contro la nuova ordinanza del 19 luglio

Dissalazione a Ventotene: il TAR del Lazio accoglie l’istanza di Acqualatina contro la nuova ordinanza del 19 luglio.
L’AD Besson « Lieti che sia ancora una volta prevalso il buon senso nelle sedi deputate. Ogni stop ai lavori comporta un aggravio in termini di tempi e costi di cui rendere conto all’insieme degli utenti dell’ATO4.
Oggi confermiamo che faremo di tutto per mantenere fede all’obiettivo di attivare l’impianto già per l’estate del 2017, risultato che riteniamo doveroso, specie in una fase di emergenza idrica locale e nazionale della portata che tutti conosciamo.»
 
 Nella giornata di oggi, 25 luglio, il TAR del Lazio ha accolto l’istanza cautelare presentata da Acqualatina contro l’ultima ordinanza dell’amministrazione comunale di Ventotene, del 19 luglio scorso, che bloccava, ancora una volta, i lavori di installazione del dissalatore sull’isola.
L’atto sospeso oggi, segue una precedente ordinanza sindacale, del 24 giugno, che aveva bloccato la squadra tecnica di Acqualatina, arrivata sull’isola trasportando l’impianto di dissalazione, come previsto dal piano di lavoro.
Anche su quell’ordinanza,  lo scorso 28 giugno, il TAR del Lazio aveva emesso provvedimento cautelare di sospensione , su istanza presentata da Acqualatina.
Ma, nonostante ciò, i lavori, ripresi dopo la pronuncia del TAR, hanno subito un nuovo stop conseguente ad una nuova ordinanza notificata nei giorni scorsi.
Se l’ordinanza del 24 giugno aveva comportato il trasporto a ritroso dell’impianto di dissalazione sulla terra ferma, oltre al blocco dei lavori, quest’ultima del 19 luglio, ha causato l’annullamento del trasporto del dissalatore, previsto per la giornata di ieri, 24 luglio e, naturalmente, il blocco dei lavori.
“Ancora una volta – interviene Besson, Ad di Acqualatina – siamo stati costretti a contrastare gli atti dell’Amministrazione comunale in sede giudiziaria.
Con le nostre squadre stiamo procedendo con il massimo impegno possibile ma, evidentemente, con condizioni assolutamente sfavorevoli. Ogni stop ai lavori comporta un aggravio in termini di tempi e costi, e di questo, come gestore di un territorio ampio come l’ATO4, dobbiamo renderne conto all’insieme degli utenti.
 
Manteniamo fede all’obiettivo di attivare l’impianto già per l’estate del 2017, risultato che riteniamo doveroso, specie in una fase di emergenza idrica locale e nazionale della portata che tutti conosciamo, e che sta colpendo in maniera gravissima una vasta area dell’ATO4, dalla zona dei Monti Lepini, ai Comuni serviti dalla Sorgente di Vetere e al sud pontino.
Del resto – conclude Besson – parliamo dell’unica soluzione in grado di rendere autonoma l’Isola di Ventotene dal punto di vista del rifornimento idrico.”
Il dissalatore è un’opera prevista dal Protocollo con il Comune e la Regione Lazio ed è un tipo di impianto già utilizzato in molte isole italiane con alte prestazioni, sia in termini di approvvigionamento, che di tutela dell’ecosistema marino.