Nettuno: la mancanza d'acqua nella scuola "Salvo D'Acquisto" è dovuta a una perdita nella rete interna dell'Istituto e non di competenza di Acqualatina

Nettuno: la mancanza d’acqua nella scuola “Salvo D’Acquisto” è dovuta a una perdita nella rete interna dell’Istituto e non di competenza di Acqualatina.
In riferimento all’articolo “Nettuno: scuola D’Acquisto senza acqua ma i bambini entrano”, pubblicato sul sito http://ilgranchio.it/, Acqualatina ritiene doveroso fornire alcune precisazioni.
Il Gestore è già al corrente del problema ed ha già effettuato le dovute verifiche, tuttavia la causa della carenza idrica non è di propria competenza, poiché relativa alla rete interna dell’edificio.
Nella giornata di giovedì, 3 novembre, infatti, i tecnici Acqualatina sono stati contattati per una mancanza d’acqua nella scuola “Salvo D’Acquisto” di Nettuno e lo staff del Gestore ha effettuato immediatamente un sopralluogo per verificare la natura del problema.
Dal sopralluogo, i tecnici hanno riscontrato una buona pressione di rete e una buona portata di flusso, ma anche un’anomalia: il contatore dell’Istituto scolastico girava all’impazzata. La causa di tale anomalia è stata individuata in una probabile perdita nella rete interna dell’istituto, dunque posizionata dopo il contatore e non di competenza di Acqualatina.
I tecnici hanno così contattato subito sia le ASL che il Dirigente comunale per mettere al corrente del problema le istituzioni coinvolte in prima persona.
Acqualatina resta comunque disponibile per ulteriori informazioni o supporti.

Impianto di smaltimento fanghi

Impianto di smaltimento fanghi, Besson ”Si tratta di un’operazione virtuosa e importante, ritengo fisiologico e corretto che gli Enti a diverso titolo coinvolti avanzino le loro osservazioni. 
Obiettivo comune è la salvaguardia ambientale, siamo ben lieti di procedere ad ogni approfondimento necessario.”
In questi giorni sono stati pubblicati diversi articoli relativi all’impianto di smaltimento fanghi, per la fornitura e gestione del quale Acqualatina ha indetto una gara pubblica. Le osservazioni vertono in special modo sull’impatto ambientale dell’impianto, ed in generale sulla procedura autorizzativa in corso. La questione è di interesse pubblico, e, pertanto, è opportuno chiarirne i termini, in maniera più efficace possibile.
Acqualatina ha indetto la gara per la fornitura di un impianto di smaltimento dei fanghi che derivano dalla depurazione. Essendo la depurazione un’attività indispensabile e che rientra nelle responsabilità di Acqualatina, quella dello smaltimento dei fanghi è un’attività necessaria e continuativa.
Finora i fanghi prodotti sono stati smaltiti attraverso ditte esterne specializzate, con costi altissimi, tali da rappresentare una delle prime voci di costo del bilancio della Società.
Da tempo Acqualatina è attiva sulla ricerca di una soluzione che associ ad un risparmio in termini economici, un carattere di maggiore tutela ambientale, rispetto all’incenerimento o alle altre tecniche utilizzate sul mercato.
La soluzione scelta per l’impianto ha proprio queste caratteristiche, sia nel senso di valore aggiunto in termini strettamente economici, con un risparmio previsto di oltre il 20% dei costi sostenuti finora, sia in termini di impatto ambientale perché prevede il riutilizzo dei fanghi in agricoltura come ammendante naturale, ovviamente dopo apposito trattamento.
L’impianto avrà un costo in sé limitato, meno di 2 milioni di euro, mentre avrà un effetto in termini di risparmio rilevante. I 40 milioni di cui si parla in alcuni articoli, infatti, si riferiscono al costo complessivo per lo smaltimento dei fanghi per un periodo di 15 anni!
Questa tecnologia è stata a lungo analizzata e studiata nel nostro territorio, proprio per valutarne direttamente gli effetti sull’agricoltura a livello locale, ed è, inoltre, già in uso in altre importanti realtà italiane.
“Tutte le opinioni sono ovviamente rispettabili – interviene Raimondo Besson – Ad di Acqualatina – come sono legittimi dubbi e preoccupazioni, e, anzi, ritengo, denotino una certa sensibilità alla materia ambientale, che non può che trovarci d’accordo. Con questa stessa sensibilità, la Società ha lavorato per valutare ed individuare la soluzione a minore impatto ambientale, tanto che per la prima volta in questo territorio, i fanghi prodotti dalla depurazione andranno ad essere riutilizzati.”
La questione dello smaltimento fanghi è stata, poi ultimamente, trattata in relazione all’iter procedurale/autorizzativo in corso, attualmente in fase di Valutazione Impatto Ambientale (VIA) da parte della Regione Lazio.
E’ un normale iter autorizzativo a cui ha dato vita, come da prassi, la richiesta avanzata proprio da Acqualatina alla Regione, al fine di verificare l’esigenza di ulteriori approfondimenti tecnici, in aggiunta a quelli già comunicati con lo studio preliminare. A seguito di tale richiesta, la Regione Lazio ha ritenuto, appunto, di procedere con la Valutazione Impatto Ambientale.
Attualmente, Acqualatina è al lavoro per produrre la documentazione richiesta dalla Regione, in sinergia con la ditta che realizzerà l’impianto, aggiudicataria della relativa gara d’appalto. Questi approfondimenti tecnici saranno utili, contestualmente, a dare un riscontro alle osservazioni avanzate dalla Provincia di Latina.
“Si tratta di un’operazione virtuosa e di grande rilievo, ed è fisiologico e corretto che gli Enti a diverso titolo coinvolti avanzino le loro osservazioni e le relative richieste di verifica. L’obiettivo comune, del resto, è proprio quello della salvaguardia ambientale, e siamo ben lieti di procedere agli approfondimenti necessari per fugare ogni dubbio.”

CS Acqualatina – Impianto di smaltimento fanghi: la soluzione tecnica prescelta è stata individuata, da Acqualatina, proprio in base al criterio del minimo impatto ambientale

Impianto di smaltimento fanghi: la soluzione tecnica prescelta è stata individuata, da Acqualatina, proprio in base al criterio del minimo impatto ambientale.
La richiesta di verifica di assoggettabilità al VIA (Valutazione Impatto Ambientale) è stata avanzata da Acqualatina alla Regione Lazio, come da prassi.
In merito agli articoli pubblicati sulla stampa locale riguardo la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) richiesta dalla Regione Lazio per l’impianto di smaltimento dei fanghi di depurazione e ai timori relativi alla realizzazione dell’impianto stesso, Acqualatina ritiene necessario chiarire quanto segue.
L’impianto è stato progettato da Acqualatina con la massima attenzione all’ambiente, e la tecnologia adottata è stata selezionata, tra le altre disponibili, proprio in base al minore impatto ambientale, in quanto, sostanzialmente, in seguito al trattamento, i fanghi potranno essere riutilizzati in agricoltura come ammendanti naturali.
La scelta effettuata ha alla base studi scientifici su scala internazionale e i risultati già ottenuti da gestori che utilizzano questo tipo di impianti e che sono tra le più grandi realtà multiutility italiane, come, ad esempio, la società Hera, in Emilia Romagna, principale sostenitore e utilizzatore di questo tipo di soluzioni.
Per quanto riguarda, poi, la richiesta di verifica a procedere con la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), va chiarito che si è proceduto con il normale iter autorizzativo: la richiesta di verifica è stata avanzata da Acqualatina, alla Regione Lazio, come da prassi, al fine di verificare l’esigenza di ulteriori approfondimenti tecnici, in aggiunta a quelli già comunicati con lo studio preliminare.
A seguito di tale richiesta, la Regione Lazio ha ritenuto di procedere con la Valutazione Impatto Ambientale.
Attualmente, Acqualatina è al lavoro per produrre la documentazione richiesta dalla Regione, in sinergia con la ditta che realizzerà l’impianto, aggiudicataria della relativa gara d’appalto.

CS Acqualatina – Carenza idrica nel Sud Pontino: servizio garantito su tutti i Comuni

Carenza idrica nel Sud Pontino: servizio garantito su tutti i Comuni.

 
In riferimento alla carenza idrica che, nel corso di queste settimane, ha interessato i Comuni del Sud Pontino, dovuta a un anomalo abbassamento dei livelli di acqua nelle falde generato dalle scarse piogge dei mesi scorsi, si rende noto quanto segue.
Il normale servizio è attualmente garantito su tutti i Comuni.
Grazie al fisiologico calo dei consumi e alle manovre tecniche effettuate dal Gestore nelle ore notturne, infatti, il livello di acqua nei serbatoi risulta ora stabile e in grado di garantire il regolare flusso.
Per tale motivo, sono state rimosse le autobotti, posizionate precedentemente per un approvvigionamento sostitutivo e ora non più necessarie, ad eccezione del mezzo a servizio del centro storico di Minturno.
Tuttavia, le falde naturali si attestano ancora su livelli di alta criticità e il personale tecnico è costantemente al lavoro per monitorare la situazione.
Attualmente, si sta facendo fronte a tale condizione attraverso interruzioni notturne del flusso idrico, con l’obiettivo di ridurre gradualmente le ore di sospensione, nei prossimi giorni, per poi giungere alla cessazione delle manovre, al completo rientro dell’emergenza.
Le interruzioni del flusso verranno effettuate dalle ore 23:00 alle ore 06:00 e interesseranno il solo centro abitato di Formia.
 
Il Gestore ribadisce l’invito, per tutti i cittadini-utenti, a mantenere un comportamento responsabile, limitando l’utilizzo dell’acqua ai soli scopi alimentari e igienico-sanitari, al fine di garantire la stabilizzazione dei livelli di acqua nei serbatoi.